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Chiusura del G7: Zelensky cerca ulteriore sostegno militare

Zelensky a Hiroshima

Zelensky a Hiroshima

Durante la chiusura del G7, il presidente ucraino Zelensky ha cercato di ottenere ulteriore sostegno militare per l’Ucraina. I leader delle democrazie più avanzate del mondo hanno mostrato un fronte unito intorno al presidente ucraino, che si è confrontato con il palcoscenico diplomatico più ampio da quando la Russia ha lanciato l’invasione.

La presenza di Volodymyr Zelensky a Hiroshima ha eclissato il vertice del G7, che si è concluso domenica dopo che il gruppo ha anticipato la sua dichiarazione finale di un giorno – proprio per dare al presidente ucraino tutto lo spazio durante l’ultima giornata – e si è concentrato sull’aumento della pressione sulla Cina, sul minare la Russia con nuove sanzioni e sulla promessa di iniettare in Ucraina più armi, più denaro e più assistenza militare.

I leader delle democrazie più avanzate del mondo hanno tracciato una dimostrazione di forza intorno alla figura di Zelensky, che si è confrontato con il palcoscenico diplomatico più ampio da quando Vladimir Putin ha lanciato un’invasione nel suo paese 15 mesi fa.

Zelensky si è incontrato con i leader domenica mattina presso la sede del G7, il Grand Prince Hotel Hiroshima, un hotel a quattro stelle situato sull’isola di Ujina, trasformato in questi giorni in una fortezza inespugnabile. Fonti diplomatiche riferiscono che durante l’incontro, incentrato ovviamente sulla guerra in Ucraina, i politici hanno gettato le basi per una nuova dichiarazione di sostegno a Kiev che verrà pubblicata nel corso della giornata, culminando con una conferenza stampa dello stesso Zelensky, che si incontrerà in precedenza con il presidente statunitense Joe Biden.

Il presidente ucraino ha tenuto una serie di incontri con i suoi omologhi, ai quali ha chiesto con urgenza ulteriore sostegno militare necessario all’esercito ucraino per l’offensiva contro Mosca per recuperare il territorio occupato. Sabato, dopo che Zelensky aveva concluso i primi incontri con i suoi alleati, il capo dei mercenari russi, Yevgeny Prigozhin, ha assicurato che i suoi combattenti di Wagner avevano preso il controllo di Bakhmut, il centro della battaglia nell’est dell’Ucraina, sebbene da Kiev lo abbiano negato, sottolineando che i combattimenti continuano ancora lì.

Zelensky ritornerà a Kiev con la promessa del G7 di continuare ad assistere l’Ucraina “per tutto il tempo necessario” e, soprattutto, con il sostegno del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, affinché i paesi occidentali addestrino piloti ucraini sugli avanzatissimi F-16, gli aerei da combattimento più avanzati prodotti dagli Stati Uniti, molto superiori a quelli attualmente disponibili a Kiev per difendersi dall’invasore. A questo si aggiunge un altro impegno di Biden di fornire all’Ucraina un pacchetto di aiuti militari del valore di 375 milioni di dollari, che include artiglieria, munizioni e lanciarazzi HIMARS.

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